sabato 12 gennaio 2013

10. La forma si espande nel senza forma

(dal testo “Facets of Brahman, or the Hindu Gods” by Swami Chidbhavananda)

C’è un’altro principio che riguarda Shiva. Ed è meglio espresso attraverso un racconto mitologico.

Brahma, il Creatore, e Vishnu, il Preservatore, cominciarono ciascuno a elogiare la propria gloria e grandezza. Il tentativo era di stabilire la supremazia dell’uno sull’altro. Mentre erano sul punto di azzuffarsi fu percepita in mezzo a loro, da entrambe, la presenza di una terza personalità.

Nella mente di ciascuno dei due sorse la curiosità riguardo a questa nuova presenza. Decisero così di esaminare la testa ed i piedi dell’ovvvio intruso. Assumendo la forma di un cinghiale, Vishnu penetrò negli abissi, ma i piedi nonpoterno essere raggiunti per quanto in basso si fosse spinto.

Brahma, a sua volta, assunse la forma di un cigno e volò in alto per vedere la testa di quella presenza non invitata. Più il cigno si innalzava, più la sommità del capo recedeva verso l’infinito. Divenne impossibile ad entrambi gli Dei delineare la terza presenza. Pervennero alla medesima conclusione che si trattava di qualcosa di Trascendentale.

I teologi afflitti dal settarismo utilizzano questo racconto mitologico per assecondare i loro scopi. Essi fanno distinzione tra Dio e Dio e utilizzano questo mito per sottolineare la superiorità di un Dio sull’altro. Ma questo evento cosmico non è stato riportato dalla mitologia per fare confronti tra le divinità cosmiche. Si intende indicare che la Realtà è sia formale che senza forma. Mentre è immanente nelle forme, allo stessomomento le trascende. Quando viene espressa con parole tecniche Vedantiche essa è Saguna Brahman così come Nirguna Brahman. Tutti gli dei sono tante letture del Saguna Brahman. Dio con attributi, come essere dotato di forma, e ogni entità ha una individualità.

Per quanto possa essere Dio, una personalità individualizzata è incapae di comprendere appieno la Realtà Trascendente. Al di là di essa c’è la realtà assoluta. Ciò che entra nella comprensione dell’intelletto diviene, per così dire, limitato.

Tutti gli dei rientrano nella categoria di Saguna Brahman, la visione divina, la rivelazione, la comunione, l’esperienza mistica e le espeerienze soprannaturali di questo genere rientrano nel campo d’azione del Saguna Brahman.

Il conosciuto e il conoscitore sono interdipendenti. Quando l’anima che conosce si espande nella Coscienza indivisibile, tutte le esperienze dotate di forma si dileguano. Anche gli dei perdono la loro individualità nello Stato Assoluto. Qui si è fatto ricorso all’aiuto della mitologia per rendere chiara questa verità spirituale altrimenti incomprensibile, Tutte le forme, sia divine che mondane, vengono attratte e dissolte nella Realtà Assoluta senza forma.

0 commenti:

Posta un commento